Evita i siliconi fanno venire i brufoli!
Forse troppe volte abbiamo sentito questa frase.
Per il periodo della mia vita in cui ho avuto una pelle acneica, il marketing del terrore mi ha fatto ripudiare i siliconi.
Quel semplice SENZA siliconi e l’idea che occludessero i pori mi terrorizzava.
Nel momento della mia vita in cui ho deciso di diventare un consumatore più consapevole però ho imparato diverse cose sui siliconi e ho capito che avrei dovuto imparare prima di lasciarmi intimidire da un minerale naturalmente presente sul pianeta Terra…
Ciao sono Monia, sono una truccatrice minimalista e diffondo routine di bellezza semplificate in accordo allo stile di vita skinimalista.
Il silicone è una sostanza di derivazione naturale, esattamente come il vetro.
Oggi che sono consapevole del fatto che imparare significa semplificare, mi rendo conto di quanto tempo io abbia sprecato nella ricerca di cosmetici.
Voglio affrontare una piccola parentesi dedicata ai siliconi. Questi sono sempre apparsi tra gli ingredienti da evitare ad ogni costo a causa della loro comedogenicità, ovvero la capacità di incrementare la formazione di brufoli.
Dimethicone, cyclopentasiloxane, siloxane ecc nei vari forum di INCI cosmetici vengono segnalati con un bel bollino rosso.
Purtroppo la cattiva informazione dilaga e c’è addirittura la convinzione che i siliconi siano sostanze ricavate dal petrolio. In realtà i siliconi sono derivati organici di un minerale chiamato Silicio che in tracce si trova persino nel nostro organismo e in alcuni alimenti.
I siliconi utilizzati nei cosmetici sono ottenuti lavorando il silicio chimicamente ed è proprio questo trattamento a rendere alta la loro purezza e di conseguenza la loro sicurezza.
Esistono siliconi più o meno leggeri ed in base a questa caratteristica vengono utilizzati per la formulazione di cosmetici differenti.
Il Cyclopentasiloxane per esempio viene utilizzato proprio per la produzione di cosmetici non untuosi e dalla texture leggera, ideale quindi per la pelle grassa.
I siliconi utilizzati nei cosmetici sono innocui per la salute, non sono comedogenici (come si è creduto per anni) e non occludono i pori.
I siliconi hanno semplicemente un potere filmogeno, evitano cioè la disidratazione della pelle, sono quindi sostanze utili e per nulla dannose.
La diffusione di questa informazione scorretta nasce dalla sperimentazione dei siliconi sugli animali, per la precisione sulle orecchie dei conigli, che portarono ad evidenziare la caratteristica comedogenica di questa sostanza.
Un dato che però è stato trascurato ed ignorato per anni è che la pelle dei conigli é molto più sensibile e delicata rispetto a quella dell’uomo per cui il risultato evidenziato è stato portato avanti, su delle fondamenta di carta pesta.
Più che per la pelle i siliconi sono dannosi per l’ambiente, è da qui nasce la riluttanza nei confronti di queste sostanze che in realtà sono utilizzate in molteplici campi e non solo in quello cosmetico.
La decisione di evitarli quindi è puramente etica e che siano presenti oppure no in una crema alla nostra pelle grassa non può fregar di meno.
Dal momento che i cosmetici per essere venduti hanno bisogno di una storia, una storia emozionale, diverse aziende hanno sfruttato il desiderio comune e condivisibile di “un mondo più pulito” per far leva sui consumatori più ingenui.
Nasce così il “marketing del senza” dove alcuni ingredienti vengono visti come “brutti e cattivi”, solo perché “non naturali”.
Qualcuno, nella buona fede di “salvare il mondo”, cade nella trappola ed estremizza il concetto.
Nascono così vere e proprie liste di proscrizione in cui finiscono decine di ingredienti “sintetici”, su cui si riversano aggettivi squalificanti di ogni tipo: tossico, cancerogeno, inquinante, comedogenico, irritante, allergizzante e chi più ne ha più ne metta.