Bellezza Consapevole: la beauty routine si fa più etica


Cos’è la “bellezza consapevole” e perché annienta la complessità del settore cosmetico a nostro vantaggio? Scopriamolo insieme

La “Bellezza Consapevole” ha molti significati, tuttavia ognuno di essi rispecchia un unico grande desiderio: quello di semplicità ed essenzialità in risposta ad un mondo che diventa sempre più complesso.

Ciao sono Monia, sono una truccatrice e incoraggio le persone a praticare routine di bellezza più semplici, funzionali e consapevoli.

Il concetto di Bellezza Consapevole è uno dei più efficaci per alimentare il nostro benessere sia fisico che mentale, eppure è ancora poco conosciuto.

Molti già sapranno che si tratta di un orientamento verso un consumo più attento per l’ambiente e per la salute della pelle, ma non si limita a questo.

La bellezza consapevole infatti, influisce positivamente sulla nostra salute psicologica.

Addirittura, Monia? Cosa c’entrano bellezza e psicologia?

Bellezza e psicologia sono da sempre collegati. Fin da bambini abbiamo l’attitudine a renderci desiderabili e a cercare appagamento nel nostro aspetto.

La bellezza ha senza dubbio una funzione erotica, ma per fortuna o per sfortuna (dipende dai punti di vista) oggi non parleremo di eros!

Parleremo piuttosto di un tema delicato che tocca tutti:

che tu sia una ragazza o un ragazzo, un papà o una mamma, una giovane donna o una donna matura, ti consiglio di approfondire il concetto di bellezza consapevole da cui dipende sempre di più il nostro benessere psicologico.

Questo benessere è minacciato, ed è in parte già stato compromesso da una realtà in cui viviamo.

Nelle righe seguenti condivideremo riflessioni e verità scomode sull’argomento. Seguimi fino alla fine perché sono certa che questo post ti insegnerà a guardare il mondo beauty da un’altra prospettiva.

1. Bellezza consapevole: dove nasce il bisogno di bellezza

In tempo di crisi e difficoltà economica l’industria della bellezza paradossalmente è in continua crescita, pensa che a livello mondiale si è stimato un giro di affari di oltre 550 miliardi di euro.

bellezza consapevole
Fonte: PXRItaly.com

Tutti lo amiamo e lo alimentiamo in qualche modo, tanto che ormai ha assunto le caratteristiche di quello della moda: alti volumi di prodotti e un’offerta continua di novità.

Ora però, la domanda che tutti ci dovremmo porre è:

Perché nonostante il contesto storico così difficile questo settore è in continua crescita?

Partiamo dal presupposto che il bisogno di bellezza è inconscio. Tutti abbiamo l’istinto di valorizzarci, ma quando questo bisogno si trasforma in ossessione inizia un percorso alla ricerca della perfezione fatto di ansia, stress e insoddisfazione.

Questo stato di malessere mentale potrebbe diventare molto serio e sfociare nella dismorfofobia, ovvero una eccessiva preoccupazione del proprio aspetto.

bellezza consapevole dismorfofobia
Fonte: pinterest.it

Che ruolo ha il mondo della bellezza in tutto questo?

Il settore della bellezza alimenta costantemente questa ossessione, nutre le nostre insicurezze e la crescita esponenziale del settore ne è la dimostrazione.

Purtroppo però le spese (come sempre) sono le nostre e magari si trattasse semplicemente di soldi.

1.1 Molti ragazzi soffrono di “dismorfofobia digitale”

A rimetterci è la nostra salute mentale e non sto esagerando. Recenti studi dimostrano che l’auto percezione di sé non è più obiettiva, specie, nella fascia degli under 25.

Il fotografo John Rankin Waddell (fotografo di Kate Moss, Madonna, David Bowie e The Queen) ha condotto un esperimento scattando una serie di ritratti ad un gruppo di adolescenti. Poi ha chiesto loro di ritoccare il proprio ritratto per renderlo pubblicabile sui social.

Risultato del ritocco fatto dai ragazzi?

Foto stravolte in irriconoscibili avatar digitali.

bellezza consapevole cos'è
Fonte: Esperimento del fotografo John Rankin Waddell tratto da iodonna.it

La gravità del problema sta proprio in questa forma di bellezza costruita e apparente che non esprime ciò che siamo veramente.

Si tratta solo di una maschera che camuffa la nostra identità. Questa bellezza non genera felicità, ma nasconde sofferenza, disagio e frustrazione.

1.2 Il settore cosmetico nutre le nostre insicurezze per vendere

Appurato che si è letteralmente perso il controllo, le aziende cosmetiche approfittano di questa debolezza per sfornare migliaia di prodotti che promettono i cosiddetti “effetti filtri” anche detti “effetti photoshop”.

Persino le pubblicità dei prodotti vengono studiate con appositi filtri per creare l’illusione della perfezione.

In parole semplici le aziende cosmetiche si stanno arricchendo sfruttando la nostra paura di essere brutti.

Ma non è una novità, vero?

Chi vende (le aziende) non ha etica verso chi acquista (noi).

E quindi ti chiedo: perché dovremmo trascorrere la vita ad inseguire chi ci inganna per lavoro?

Tante persone non ci stanno, tanto è vero che sullo stesso instagram si stanno diffondendo degli “account verità”.

Questi account smascherano fotoritocchi e distorsioni che celebrities e top model propongono spesso ai milioni di fan. Uno di questi è “celebface”.

cos'è la conscious beauty?
Fonte: @celebface

Nel 2022 i marchi anziché alimentare questa follia dovrebbero indurre le persone a non perdere mai il senso di ciò che è reale e ciò che è falso.

E chi non lo fa, sfornando invece migliaia di prodotti “miracolosi” non dovrebbe ottenere il tuo o il mio supporto.

Non so tu, ma io credo nei business che migliorano il mondo e non in quelli che lo distruggono.

Penso che il successo sia meritato solo quando a offrire prodotti ci sono persone dall’animo etico e coscienti dell’impatto che hanno sul mondo intero.

Quello che purtroppo spesso ignoriamo è che noi come individui abbiamo un grosso potere: distruggere questo disordine.

Come?

Una risposta ci arriva dalla bellezza consapevole.

1.3 Praticare la bellezza consapevole spinge i marchi a fare il nostro interesse

Nel mondo minimalista si parla sempre di scelte consapevoli e di eliminazione del superfluo.

La consapevolezza è una connessione con il mondo reale, uno strumento per ritrovare il benessere della mente e ridare spazio a cose che portano ad una vita più felice.

Pensaci un attimo: abbiamo restituito dignità agli animali rendendo i prodotti cosmetici cruelty free.

Stiamo provando a rallentare lo sfruttamento del pianeta (troppo lentamente) grazie ad alcuni marchi clean e sostenibili.

A questo proposito ti consiglio di leggere Cos’è la Slow Beauty e perché ne abbiamo bisogno ora

Tuttavia vedo ancora lontano il giorno in cui si farà qualcosa DI CONCRETO per il benessere mentale delle persone.

bellezza e psicologia
Se persino Bella Hadid sente l’esigenza di alterare una propria foto pubblicata su Allure, siamo alla frutta! (se non noti differenze guarda gli occhi)

Fonte: @celebface

Credimi, la situazione è critica.

Sono una truccatrice e tante persone si presentano portando come obiettivo da raggiungere un risultato troppo lontano dalla realtà.

Mi chiedono di far scomparire le rughe, di agire su volumi e proporzioni del viso per ottenere risultati simili alle versioni di sé alterate dalle app.

La visione della realtà è talmente alterata che interpretano l’elaborazione dell’algoritmo come qualcosa di reale e raggiungibile.

Questa forzatura non solo va oltre i limiti di estetica e naturalezza del risultato, ma ci spinge sempre più verso il rifiuto delle caratteristiche umane.

Ad un certo punto temo che andando in giro per le strade della città saremo circondati da avatar.

Le pubblicità cosmetiche dovrebbero essere più trasparenti

Il settore cosmetico dovrebbe agire per primo.

Prendi questa rara forma di pubblicità trasparente (mi preme specificare che non sempre questo brand comunica in modo così autentico).

conscious beauty brand
Fonte: Charlotte Tilbury Flawless Filter foundation

Ciò che vedo qui è una ragazza che per sua scelta, ha voluto coprire i rossori dell’acne con il fondotinta, il quale lascia intravedere tutto il resto.

La pelle resta texturizzata e mantiene tutte le sue sfaccettature reali, come avviene nella realtà!

Vedi, mostrare questo è importante non solo perché molte persone pensano che il trucco faccia scomparire tutto, ma anche per comunicare alle donne che la perfezione assoluta non esiste.

E poi, non credi che questa ragazza in foto sia bellissima anche senza il trucco?

Io vedo una donna bellissima nel ‘prima’ che viene valorizzata dal make-up nel ‘dopo’.

2. Perché le nostre scelte cosmetiche contano?

Come scegliere saggiamente in un mondo beauty complesso

Il primo passo è rivedere le nostre abitudini di bellezza e imparare a distinguere un prodotto pensato per il tuo reale benessere da un prodotto di massa buttato fuori solo per generare soldi.

Un esempio di prodotto di massa sono le collezioni makeup limited edition che spesso sono frutto di collaborazioni occasionali. Queste collezioni sono puramente estetiche e spesso hanno una qualità molto bassa.

fast beauty
Fonte: pinterest.it

Ora abbiamo talmente tanta scelta che decidere cosa acquistare nel mondo cosmetico è diventato troppo complicato.

Non so tu ma io a volte mi sento persa e sopraffatta dalla troppa scelta, o almeno così era prima che decidessi di affidarmi esclusivamente ai marchi che rispecchiano i miei valori.

Di alcuni te ne ho parlato proprio in questo articolo  Trucco Minimalista: 5 brand che semplificano la beauty routine

Certamente scegliere bene il marchio è fondamentale per portare avanti ogni giorno il tuo concetto personale di bellezza consapevole, ma a mio parere non è solo questo.

Secondo me la bellezza consapevole si fa prima di tutto applicando un approccio più minimalista alle routine di bellezza, perché questo mercato frenetico si può fermare solo limitando gli sprechi e soprattutto acquistando meglio.

LESS IS MORE è sempre la regola dell’eccellenza.

Affidarsi ad un marchio in cui rivediamo i nostri valori significa finanziare i nostri interessi.

Ci sono tante sfaccettature altrettanto importanti che completano questo concetto e io li definisco “i pilastri” della bellezza consapevole.

Vediamo brevemente quali sono e perché sono fondamentali.

3. I pilastri della bellezza consapevole 

1) Sostenibilità

Sostenibilità significa qualcosa di diverso per ogni marchio ma una cosa è certa, i marchi di bellezza consapevoli fanno tutto ciò che è in loro potere per fare le scelte più etiche su ingredienti e imballaggi

Alcune delle pratiche eco-compatibili possono consistere ad esempio nel prediligere ingredienti riciclati o rivolgersi a risorse altamente rinnovabili.

Il marchio ‘Youth to the people’ ad esempio, utilizza cartoni certificati FSC e usa barattoli in vetro riciclabili, ricaricabili, riutilizzabili o riciclati.

brand cosmetici sostenibili
Fonte: youthtothepeople.com

Entro il 2024, il loro fondo “To The Planet” avrà donato 1 milione di dollari a organizzazioni no profit nel settore climatico.

2) Trasparenza

Lo abbiamo visto nelle righe precedenti, il controllo delle informazioni è un problema che affligge da anni l’industria della bellezza.  

Oggi abbiamo ottenuto più chiarezza sia sulla produzione che sulla funzione del cosmetico che utilizziamo, anche se molte informazioni restano ancora ingannevoli.

Fonte: amazon.it

Ecco un esempio di pubblicità poco trasparente. Le ciglia della modella sono palesemente finte e quello in foto è un risultato molto distante dalla realtà.

Dobbiamo pretendere più trasparenza da parte delle aziende e soprattutto acquistare meno e meglio, evitando di accumulare decine e decine di prodotti di cui non abbiamo bisogno.

3) Impatto e storia del marchio

Avere un enorme potere economico è una grande occasione per finanziare le cause legate ai propri valori.

Spendere i nostri soldi con brand che si sono impegnati a fare la differenza nel mondo è molto più appagante che finanziare il semplice capitalismo.

beauty brand etici
Ren è un marchio di skincare che ambisce a diventare zero waste.

Tutti preferiamo sostenere i marchi che soddisfano un’esigenza innegabile di bellezza, ma che hanno una personalità forte ed uno scopo portato avanti da un fondatore sincero

Quando nel marchio ritroviamo i nostri valori sentiamo una connessione che va oltre il prodotto e acquistando, finanziamo una causa in cui crediamo in prima persona.

Ti racconto un episodio che mi ha segnato

Sarò sincera con te, a questo punto ero molto indecisa se chiudere l’articolo oppure se raccontarti un aneddoto che mi ha segnato particolarmente.

So che è un argomento delicato (che va approfondito) ma ho deciso di parlarne perché secondo il mio punto di vista “bellezza consapevole” significa anche essere consapevoli delle persone a cui affidiamo la nostra bellezza.

Lascia che mi spieghi meglio.

Era il 2018 e fui assunta nel negozio di una nota catena di cosmetici. Avevo 24 anni ed ero in cerca di esperienze nel mondo beauty, così in quel lavoro vidi un’opportunità di crescita ed in un certo senso lo fu.

Quello che non sapevo infatti era che avevo intrapreso un lavoro che andava in totale contrapposizione con i miei valori.

Ogni giorno dovevo entrare lì e cominciare una gara a chi faceva più incassi. Tenevamo un tabellone su cui veniva segnato sotto ai nostri nomi il numero di vendite e l’importo totale di queste.

Dovevamo vendere prima di tutto le nuove collezioni o le limited edition del marchio e se questo non avveniva dovevamo proporre gli articoli più costosi del negozio.

Un giorno, una collega ebbe il coraggio di vendere ad una ragazzina di 14 anni (la cui pelle non aveva bisogno di nulla) un fondotinta talmente coprente che avevamo rinominato “il cemento”.

Era il più costoso tra quelli in negozio e per lei fu una vittoria, per me invece fu l’emblema della sconfitta umana.

Purtroppo quello non fu l’unico episodio, ho visto cadere in questo tranello anche ragazze più grandi e donne mature.

Comunque da lì a poco me ne andai, non volevo avere niente a che fare con quel sistema.

Decisi che il mio lavoro sarebbe stato esattamente opposto: scoraggiare l’acquisto di cosmetici inutili e cominciare a divulgare informazioni per acquisti più consapevoli.

Morale della storia? Maggiore consapevolezza, migliori acquisti.

Bellezza consapevole è essere consapevole della propria bellezza

Adesso mi sento di poter chiudere questa lunga e intensa chiacchierata ricordandoti che piacersi è il primo passo per piacere agli altri.

Il potere della bellezza è credere in se stessi e nella propria unicità. 

bellezza skinimalista
Fonte: pinterest.it

Valorizzati ma soprattutto amati: scopri cosa c’è di te che ti piace e mostralo con fierezza!

Se questa chiacchierata ti è piaciuta continua a leggere altri articoli sullo Skin Minimalism e la bellezza consapevole cliccando qui.

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Ci vediamo in un prossimo articolo.

Un bacio, Monia.

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